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"Ameze" racconta la sete di amore e di realizzazione di una donna africana che incontrerà e sposerà un missionario italiano, Simone. Ispirato a fatti reali, sapientemente armonizzati con scelte di fantasia, il libro è il frutto di mille conversazioni tra Brigitte, che nel romanzo prende il nome della protagonista Ameze, e Vanessa, l'antropologa, che ha ascoltato e restituito in forma di scrittura la storia di una vita tanto particolare, unita alle proprie conoscenze culturali, di ricerca etnografica e di viaggio. Il racconto si avventura su un terreno nuovo, la storia recente e la vita quotidiana delle donne africane in Italia, secondo il punto di vista di una di loro. Ameze/Brigitte, forte della sua provenienza da una famiglia molto rispettata, sia da parte di madre che di padre, e della posizione di primogenita, in questo libro parla di sé per correggere le percezioni errate sul suo conto e per affermare la propria importanza anche nell'emigrazione - come oggi dichiara il movimento "Black Lives Matter". Nonostante la convinzione del proprio valore affluisse ad Ameze/Brigitte grazie al prestigio della sua famiglia, era già all'interno di questa che le venivano negati rispetto e dignità, come, in modi diversi, accade a molte figlie nelle famiglie patriarcali. Ameze/Brigitte fu così costretta, da donna intelligente e coraggiosa, a cercare la propria strada lontana dalla sua terra di origine. Il legame con la madre e i parenti materni sarà per lei come un filo di Arianna per uscire dal labirinto. La fede cristiana, scoperta da adulta anche grazie al marito, le offrirà una guida verso un futuro possibile, dove mondi diversi si incontrano.